Si è conclusa nella mattinata di mercoledì 19 ottobre, la tavola rotonda dal titolo “Catching up with the Far East” organizzata ed ospitata dagli uffici Kelmer Group di Dubai.
Una kermesse che ha visto imprenditori, esperti del settore e rappresentanti delle Camere di Commercio asiatiche discutere dei principali mercati del Far East e del potenziale da questi esercitato nei settori più innovativi.
Tra gli ospiti-relatori in presenza, Giacomo Marabiso, Managing Director della Camera di Commercio di Singapore. In collegamento, Tran Thanh Quyet, Segretario Generale della Camera di Commercio Vietnamita, Sergio Boero, Presidente della Camera di Commercio nelle Filippine ed il Vice Presidente, Buster Allersten, ed il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Thailandia, Federico Cardini.
Presidenti e Segretari Generali degli enti camerali hanno condiviso con i partecipanti l’esperienza maturata sul territorio di loro competenza e le conoscenze acquisite negli anni di attività a supporto del sistema imprenditoriale italiano.
Differentemente da quanto avvenuto negli Emirati Arabi, il cui periodo di contenimento alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 è stato contrassegnato da un’immediata riapertura e ripresa economica, nei Paesi del Sud Est asiatico la ripartenza dei mercati, in forte contrazione nel periodo pandemico, è avvenuta piú gradualmente.
Settori fortemente colpiti nell’area dell’ASEAN quali quello del turismo, per via della chiusura delle frontiere e quello agricolo, in ragione della mancanza di materie prime, hanno ora ritrovato slancio facendo risultare i Paesi del Sud Est nuovamente attrattivi per gli investimenti esteri.
Nello stato di Singapore, ad esempio, spiega Giacomo Marabiso, i flussi commerciali ad oggi registrati si rivelano persino più consistenti dell’era pre-covid confermando così la posizione di Singapore come hub principale del Sud-est asiatico. Incentivi ed introduzioni di Visa specifici per attrarre manager dei settori più innovativi hanno ulteriormente aperto le porte agli investimenti nella capitale asiatica del tech.
Saldo positivo anche per l’economia di Hanoi grazie anche alle recenti manovre governative volte a supportare aziende vietnamite e straniere che operano sul territorio. Stando alle ultime statistiche, il Paese registra una crescita del PIL del 8.3%, un aumento nella produzione e negli scambi commerciali. Il Vietnam, viene ricordato durante il panel, è attualmente al dodicesimo posto nella classifica dei paesi esportatori di beni in Italia.
Possibilità di ampi investimenti poi, anche nelle Filippine che, nel periodo post-pandemico, guardano alla sostenibilità, allo sviluppo e alla crescita energetica. Diversificazione ed introduzione di politiche “green”, implementazione di tecnologie ed energia solare, dunque, al centro dell’agenda politico-economica di Manila per il 2040.
Il forum di aggiornamento sulla situazione economica e finanziaria dell’Asia del Sud si conclude poi con previsioni di ulteriore crescita anche per la Thailandia: un’economia matura che si apre ora al settore del meditech e a quello aeronautico fornendo significativi incentivi agli investimenti.

Responsabile Editoriale Dubaitaly, content e copywriter.