La notizia arriva dalla Abu Dhabi Sustainability Week: tutte le città del Golfo, molto presto, potrebbero essere collegate tra loro e raggiungibili in massimo un’ora senza inquinare. Non è fantascienza, ma il progetto portato avanti dalla Virgin, con il suo Hyperloop One.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, secondo quando dichiarato dall’azienda: trasportando fino a 45 milioni di passeggeri all’anno nella regione a velocità superiori a 1.000 km/h, l’Hyperloop potrebbe essere in grado di collegare tutte le città del Golfo entro un’ora l’una dall’altra, con zero emissioni dirette, poiché utilizzerebbe i pannelli solari posti sopra le capsule all’interno delle quali viaggiano i treni.
“Stimiamo che, per passeggero, l’Hyperloop è il 50% più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alla ferrovia ad alta velocità e fino a 10 volte più di un volo aereo” ha sottolineato ad Abu Dhabi Jay Walder, amministratore delegato di Virgin Hyperloop One (VHO).
In questo modo, la soluzione di energia pulita di VHO andrebbe a sposarsi perfettamente con gli obiettivi della “Energy Strategy 2050” che gli Emirati Arabi si sono posti come sfida cruciale per i prossimi anni, in modo da aumentare l’apporto di energia pulita fino al 50% entro il 2050.
Quello della Virgin sembra essere più che un progetto su carta: nell’aprile dello scorso anno, infatti, l’operatore portuale di Dubai, il colosso DP World, ha siglato un accordo con VHO per creare un’azienda globale che costruirà sistemi di consegna merci ad alta velocità. La nuova società che ne è nata, DP World Cargospeed, creerà sistemi di trasporto futuristici utilizzando appunto la tecnologia basata sui “tubi” di Hyperloop per consegnare merci e collegare le infrastrutture esistenti.
Per la vicina Arabia Saudita, invece, nell’ottobre dello scorso anno VHO aveva annunciato i risultati di uno studio di fattibilità per costruire la prima rete di Hyperloop nel Paese. Se verrà approvato, potrebbe creare oltre 124.000 posti di lavoro e portare a un aumento di 4 miliardi di dollari al PIL entro il 2030.
Oltre alla Virgin, anche la Hyperloop Transportation Technology, guidata dall’italiano Bipop Gresta, sta facendo i suoi test proprio qui negli Emirati Arabi. In occasione di Expo 2020 Dubai, come annunciato lo scorso anno dallo stesso Gresta, potremmo infatti vedere un primo prototipo del treno super veloce (5 chilometri), che in futuro potrebbe poi collegare Dubai ad Abu Dhabi.
Cos’è e Hyperloop
Hyperloop è un treno a lievitazione magnetica che viaggia all’interno di un tunnel a bassa pressione, alla velocità del suono, ovvero a circa 1.200 km/h. Le capsule, simili a vagoni ferroviari, si “appoggiano” su di una struttura soprelevata. Poiché incapsulato, il treno non incontra la resistenza dell’aria, compressa e spinta dietro alla capsula. Si prevede consumerà pochissima energia elettrica, alla quale dovrebbe provvedere in via autonoma grazie ad un sistema di pannelli solari posti sulla parte superiore dei tunnel.
L’idea è nata da un progetto dell’imprenditore americano Elon Musk (il fondatore di Tesla), nel 2013, con l’intenzione di rivoluzionare completamente il settore dei trasporti su rotaia. Da allora diverse aziende hanno stretto accordi con differenti Paesi per dare inizio ai lavori di costruzione dei tunnel. Gli Emirati Arabi sono appunto tra i primi.
Il dubbio maggiore che ancora accompagna Hyperloop riguarda la fattibilità del progetto: spendere miliardi di dollari in una tecnologia della quale non si conoscono di preciso i benefici, vale l’investimento per il suo sviluppo e per la ricerca necessaria a trasformare la tecnologia in realtà?
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