Si è conclusa nella serata di domenica 8 maggio la sesta edizione del Travel Hashtag, l’evento internazionale nell’ambito della Travel&Tourism Industry, organizzata a Dubai dal tour operator Tourmeon e declinatasi in un panel discussion che ha visto protagonisti tecnici ed esperti del settore turistico.
Obiettivo della tavola rotonda è stato quello di affrontare un’unica, ma centrale domanda: quale l’eredità di Expo2020 Dubai e quale il suo impatto sulla ripresa del turismo globale, interrogativo al quale hanno cercato di dare risposta i dieci ospiti speciali invitati da Travel Hashtag.
La discussione, moderata da Nicola Romanelli, Founder & Chairman di Travel Hashtag, è stata avviata dall’intervento di Fabrizio Puglisi, Partner di Tourmeon, che ha rimarcato come l’impatto assolutamente positivo di Expo sulla destinazione Dubai abbia contribuito a rafforzare attorno all’Emirato l’immagine di una meta turistica sicura, piacevole e accattivante, sia con riguardo ai viaggi di business che a quelli di piacere.

Paolo Glisenti, commissario Generale per l’Italia ad Expo2020
Risultati soddisfacenti quelli ottenuti dalla fiera mondiale, unico evento universale che ha avuto luogo mentre il pianeta era paralizzato dalla pandemia, come sottolineato da Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia ad Expo 2020. Nelle parole del Commissario, “Expo 2020 può segnare l’inizio di un percorso interessante per il settore turistico, la cui spinta principale è ormai quella dei grandi eventi, vero motore di attrazione e catalizzatore di flussi turistici”.

Giorgio Palmucci, Presidente Enit
È stato poi Giorgio Palmucci, Presidente di Enit, a sottolineare come il forte impatto degli eventi mondiali costituiscano volani di ripresa e di crescita per un Paese. Di qui l’esigenza di implementare strategie di governance focalizzate sulla creazione di occasioni che consentano la rivalutazione del turismo domestico in Italia e la promozione delle nostre eccellenze.

Antonella Cataldi (Etihad Airways) e Flavio Ghiringhelli (Emirates)
A sposare tali visioni anche uno dei principali vettori regionali e mondiali, la compagnia Etihad, rappresentata in questa occasione da Antonella Cataldi. “Grazie ad Expo, Dubai è diventata un vero e proprio brand che si identifica con tematiche quali la sostenibilità ed il benessere dei viaggiatori”, tematiche queste condivise dalla stessa compagnia aerea, ora impegnata a rivolgere l’attenzione del viaggiatore verso Abu Dhabi, destinazione che ha moltissimo da offrire in termini di ospitalità, cultura e “leisure”.
Dubai, dunque, come meta culturale, di business e di connessione con tutto il mondo, la Dubai “touch & go” perchè hub da cui raggiungere in modo pratico altre destinazioni, è l’immagine della città emiratina restituita da Flavio Ghiringhelli, Country Manager di Emirates.
Perché l’eredità di Expo non si spenga appaiono, però, necessarie strategie ad hoc che sfruttino le grandi opportunità create dalla fiera universale, sulla scia del turismo esperienziale ed improntate su tecnologie che permettano una fruizione sicura degli eventi, ha sostenuto Davide Camaiora di Vivaticket.
Che tipo di tecnologie, però? Enrico Gallorini di GRS ha individuato nell’analisi dei dati uno strumento essenziale per valutare, monitorare ed accrescere la qualità dell’ ”esperienza” e dei servizi offerti. Un’analisi però non limitata unicamente al mero dato, ma capace di individuare cosa e perchè renda soddisfatto il visitatore o il partecipante ad un determinato evento tramite una vera e propria umanizzazione dei dati stessi.
Anche Aurelio Giraudo ha riaffermato come Expo 2020 abbia innegabilmente creato nuovi trend nel settore turismo e, quindi, anche nell’industria dell’Hotellerie. La richiesta di residenze all’interno delle strutture alberghiere ha fatto registrare un fortissimo incremento perché ad oggi si è in cerca di siti sicuri in cui stabilirsi, con servizi efficienti ed in continua evoluzione, proprio come l’Emirato.
“Il Futuro che attende Dubai è fantastico!”, ha concluso il Cluster General Manager di Accor.
Ultimo ma non da ultimo, gli effetti che la fiera mondiale ha prodotto in termini di rivalutazione degli Emirati di Dubai e Abu Dhabi. In precedenza sempre associate solo ad esperienze di lusso e quindi ai luxury travel, entrambe le città hanno potuto rilanciare la loro immagine anche come destinazioni culturali e gastronomiche.
L’elemento che ha però maggiormente inciso nella definizione di questa nuova immagine? Secondo Andrea Bosetti, titolare di Marketing Digital Mind, una delle chiavi del successo di Expo e di Dubai come destinazione turistica è racchiusa nella strategia di comunicazione del Paese, capace di fare perno su uno storytelling digitale continuo in grado di attrarre segmenti di utenti diversissimi tra loro.

Responsabile Editoriale Dubaitaly, content e copywriter.