Nel mondo arabo-islamico ci si prepara a festeggiare il capodanno islamico, noto anche come capodanno arabo o capodanno hijri, primo giorno di Muharram, il primo mese del calendario islamico. Il primo anno di questo calendario iniziò nel 622 dC gregoriano quando il profeta Maometto emigrò dalla Mecca a Medina con i suoi compagni.
La parola Hijri deriva da Hijra che significa migrazione. Il termine Muharram, invece, con il quale viene indicato il primo mese dell’anno islamico, deriva dalla radice araba haram, che significa “proibito per motivi religiosi”. In questo mese, infatti, era vietato continuare o iniziare una guerra per rispetto della religione. Muharram è uno dei quattro mesi sacri dell’anno, insieme a Rajab, Dul Qa’Dah e Dul Hijjah.
Per comprendere le origini di questo evento di fondamentale importanza per il mondo musulmano, è utile fare un passo indietro nella storia.
La nascita del Profeta risale all’anno 570 del calendario gregoriano, nella penisola Arabica. Maometto, che apparteneva all’importante clan dei Quraysh, era un bambino orfano. Cresciuto dallo zio, un ricco commerciante, prende parte sin da piccolo alle carovane che trasportavano merci. Negli anni, le traversate nel deserto gli permisero di acquisire un’ampia conoscenza delle diverse culture e credenze del tempo grazie ai frequenti incontri con monaci cristiani ed esponenti di altre religioni, con i quali intratteneva spesso lunghe conversazioni.
Quando decise di ritirarsi per un periodo di meditazione aveva ormai compiuto 40 anni, aveva sposato la ricca vedova ereditiera Khadija ed acquisito stabilità economica divenendo uno stimato carovaniere. Nel 610, sulle pendici del Monte Hira, ricevette da parte dell’Arcangelo Gabriele la rivelazione della parola di Dio.
Da quel momento Maometto si impose di annunciare agli arabi pagani l’esistenza di una grande ed unica divinità. Impresa che sin dal principio si rivelò non priva di ostacoli. Le parole del Profeta vennero infatti accolte con scetticismo e diffidenza dagli abitanti della Mecca, che ne continuarono ad osteggiare la divulgazione. Radunato il ristretto gruppo di amici e seguaci, Maometto decise allora di ritirarsi nella vicina Oasi di Yathrib: Medina.
Nonostante queste iniziali difficoltà la carica concettuale dei principi predicati dal Profeta ben presto superò i confini del suo territorio e la circospezione del suo popolo raggiungendo di orecchio in orecchio la stessa Mecca. Era il 622 e l’emigrazione di Maometto e dei suoi compagni (conosciuta come égira) segnerà l’avvento dell’era musulmana.
Il capodanno islamico commemora questo momento sacro della storia.

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