Maglie dei più famosi calciatori italiani, cimeli, memorabilia e finanche una statua a grandezza naturale di Diego Armando Maradona che fa goal nel Campionato del mondo del 1986, verranno messi all’asta per comprare cibo alle famiglie napoletane che hanno perso il lavoro a causa della Pandemia di Covid-19.
L’iniziativa si chiama “Je sto vicino a te” ed è stata promossa dalla Fondazione Ferrara-Cannavaro che, dal 2005, è particolarmente attiva sul territorio campano ed ha come scopo quello di contribuire al benessere dei bambini, dei giovani e delle famiglie a rischio di marginalizzazione con l’impegno di incrementare le opportunità e garantire loro un futuro migliore.
Dal 15 aprile 2020, grazie alla vendita delle maglie appartenute a 29 famosi calciatori sono state aiutate 1200 famiglie con un totale di circa 3000 spese solidali.
Tra queste magliette, la più ambita, quella per la quale si è “combattuto” fino all’ultimo, a colpi di continui rilanci, è stata quella indossata da Maradona nella “storica” amichevole Italia-Argentina del 1987 (l’ultima vittoria degli azzurri contro l’Albiceleste) e scambiata, a fine partita, proprio con Ciro Ferrara, allora esordiente in Nazionale che aveva marcato il Pibe de Oro; da lui donata e venduta all’asta per ben 55000 euro.
Grazie a questo progetto sono stati distribuiti, oltre alle spese solidali, vestiti, giocattoli e prodotti per la prima infanzia a 250 bambini, è stato dato un supporto socio sanitario con consulenze a domicilio e accompagnamento a visite specialistiche, è stata realizzata un’azione di supporto alla mensa del reparto oncologico del Vecchio Policlinico di Napoli ed è tutt’ora in corso il supporto alla mensa dei poveri della Basilica del Carmine. Ma non basta: la Fondazione sta radunando altri cimeli da mettere all’asta, tra cui, appunto, la statua di Maradona per continuare a sostenere queste e tante altre famiglie per almeno tutto il 2021, perché, come ci spiega Vincenzo Ferrara, direttore della fondazione Cannavaro Ferrara: “l’emergenza economica, in questo momento, è quella di riuscire a mettere il piatto in tavola”.
“L’idea, quando mio fratello Ciro, Paolo, Fabio ed io abbiamo aperto la Fondazione – ci racconta – era proprio quella di fare qualcosa di concreto per restituire alla città la fortuna ricevuta”.

Fabio Cannavaro, Paolo Cannavaro, Ciro Ferrara
Dal 2005 ad ora, i progetti portati avanti dalle due coppie di fratelli, Fabio e Paolo Cannavaro e Ciro e Vincenzo Ferrara, che hanno ottenuto anche il sostegno del gruppo Kelmer Middle East, sono stati più di 60: in ambito ludico, formativo, sanitario e sportivo, ne hanno beneficiato più di 13000 bambini, ragazzi e famiglie, per un totale di 3.193.245 Euro donati.
Dai campi di calcio a Scampia, che hanno preparato calciatori ora professionisti o semiprofessionisti, ai laboratori musicali e di formazione professionale che hanno permesso a tanti ragazzi di imparare un mestiere e realizzarsi professionalmente; dai tutor per bambini affetti da dislessia che affiancano gli insegnanti nelle scuole, alla casa famiglia che accoglie e assiste i più piccoli in condizioni particolarmente gravi, alle ambulanze per il trasporto neonatale. Sono solo alcuni dei progetti sostenuti in questi 16 anni dalla Fondazione che ha particolarmente a cuore i minori, soprattutto quelli a rischio ambientale, sociale e familiare, ai quali vuole offrire opportunità concrete di riscatto sociale.
“Aprire le porte delle case e vedere il sorriso delle persone a cui, i loro calciatori del cuore, consegnano la spesa, non ha prezzo – continua Ferrara. – Sapere che hai contribuito a fare in modo che possano festeggiare, e far festeggiare ai loro figli, il Natale e la Pasqua, è impagabile. Esattamente come lo è vedere l’espressione felice dei ragazzi di Scampia che incontrano Cannavaro o mio fratello Ciro, che si rendono conto che i loro “miti” del calcio sono lì per loro, che credono in loro, nel loro valore, che sono pronti a dar loro delle opportunità concrete”.
Kelmer Middle East LLC, parte di Kelmer Group – International Business Consultants, sostiene la Fondazione Cannavaro-Ferrara promuovendo la loro missione presso il suo network di imprese italiane all’estero. Per informazioni: Per informazioni: [email protected]
Per approfondimenti o per essere informati sulle prossime aste di beneficenza: www.fondazionecannavaroferrara.it

Benedetta Pasero è a Dubai dal 2012. In Italia era giornalista e autrice. Nel 2014 ha dato vita all’associazione “One day Sofia… – Ricerca senza confini per la cura della Sindrome di Rett, oggi “InvertiRett, che raccoglie fondi da destinare alla Ricerca Scientifica per curare la malattia di cui è affetta la sua bambina. Nel 2015 è stata eletta come membro del Co.Mit.Es della circoscrizione di Dubai e gli Emirati del nord, per il quale, ad oggi, cura la comunicazione.