Il Lazio approda all’Esibizione per eccellenza del 2021, Expo Dubai, presentando un settore di strategica importanza e dall’elevato livello innovativo, competitivo, sostenibile e di leadership internazionale: l’Aerospazio.
Compagnie high tech, ricerca scientifica altamente specializzata, una catena di produzione completa, sono gli elementi che hanno permesso alla Regione Lazio di cogliere le sfide dell’economia spaziale e proporsi come Land of Space nella giornata ad essa dedicata dal Padiglione Italia.
Un ruolo chiave nell’industria aerospaziale confermato anche dai numeri: 23.500 addetti, 3000 ricercatori, dieci grandi istituti di ricerca. Risorse, queste, impiegate dalla Regione per il perseguimento di un unico obiettivo: contribuire al miglioramento della qualità della vita, dal monitoraggio ambientale alla gestione delle emergenze naturali, sino alla preservazione delle infrastrutture. Il tutto potendo far affidamento su compagnie di eccellenza nel campo dell’elettronica, dell’aviazione, dell’ingegneria, che rendono il sistema della Regione Lazio caratterizzato da una catena di produzione ad oggi completa. Risultati di particolare rilevanza se si considera che la Regione compie i suoi primi passi nel campo della ricerca aerospaziale alla fine del secolo scorso. Un’avventura che ha inizio grazie alla visione pionieristica di Luigi Broglio e Carlo Buongiorno. Una visione che ha permesso nel tempo la realizzazione di una vera e propria industria, oggi punto focale del Lazio’s Smart Specialization Strategy Plan 2021-2027.
L’ecosistema industriale presentato dal Lazio è fatto rotare attorno il Distretto Aerospaziale, il primo distretto tecnologico riconosciuto a livello nazionale dal Ministero dell’Economia e dello Sviluppo.
L’evento che ha visto protagonista la Regione si apre con la presentazione del centro laziale di Colleferro, di rinomata vocazione industriale, ma i cui sforzi hanno permesso alla città di adottare un approccio sostenibile alla rigenerazione urbana. Non a caso rappresenterà la Città dello Spazio 2022, e presidenzierà l’Associazione delle città spaziali, l’organismo nato nel 1998.
Sono le eccellenze del mondo dell’aerospazio presenti nel territorio che hanno permesso alla regione Lazio di acquisire un ruolo di leadership nel settore. Basti menzionare solo alcuni dei giganti che hanno reso la regione italiana un Hub di riferimento nel settore aerospaziale come Avio, Leonardo, Airbus Italia, Altran, Serco.
Il Lazio ospita poi la European Space Agency, fondata nel 1966, l’Italian Space Agency, nata nel 1998 e ad oggi leader dell’Aerospace, non solo a livello europeo, ma anche globale.
Inoltre, anche l’ESA BIC, il Business Incubation Centre, volto a fornire supporto tecnico attraverso i propri incubatori a start up correlate al tema “spazio”, l’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, appartengono all’ampio bacino di centri di ricerca laziali.
L’evento ospitato dal Padiglione Italia lo scorso venerdì, si è svolto durante la Space Week, una delle dieci settimane tematiche di Expo 2020, avente come obiettivo quello di trovare soluzioni collaborative ad alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo.
È attraverso il claim “Cultura è Innovazione, Sostenibilità e Benessere – il Lazio Eterna Scoperta” che la prima tra le regioni italiane ad aver aderito al Padiglione Italia a Dubai, mostrerà tutta la ricchezza delle sue risorse aprendosi, così, a nuovi rapporti di internazionalizzazione con realtà del mondo arabo e di quello asiatico, del Nord Africa e di tutto il bacino del Mediterraneo.
L’agenda della regione Lazio, inoltre, non si limiterà solo ad approfondimenti in tema aerospaziale, ma sorprenderà in questi mesi grazie alle sue eccellenze culturali e produttive e alle sue competenze in settori strategici dell’innovazione come quello della salute, dell’agricoltura del food, ma anche alla creatività del cinema e della moda.

Responsabile Editoriale Dubaitaly, content e copywriter.